Oggi è stato proiettato il film “Le due partite” di Enzo Monteleone (2009), adattato dall’omonima pièce teatrale di Cristina Comencini. Il film affronta la condizione dell’universo femminile da due diversi punti di vista: quello degli anni ’60 attraverso le vite di quattro donne che si ritrovano al tavolo da gioco e quello delle loro figlie trent’anni dopo che si riuniscono a causa di un lutto che le accomuna. Attraverso l’excursus temporale il film propone una riflessione sugli stereotipi di genere, di come questi erano vissuti in passato e di come si siano evoluti nel tempo. Proprio sull’evoluzione della condizione femminile si è basato il dibattito di gruppo seguente alla visione del film. Si è evidenziato di come emergano tre figure femminili, la nonna, la madre e la figlia, che rappresenta il rapporto con il presente; mettendo a confronto tre generazioni. Stupisce come alcune discriminazioni e stereotipi, siano stati tramandati proprie dalle donne, le stesse che ad oggi riconoscono l’asimmetria tra uomo e donna.