In Italia, in Europa e nel mondo si continuano a costruire muri e frontiere. Noi non possiamo stare a guardare. Non possiamo girare i nostri corpi dall'altra parte e vedere crescere, ogni giorno, xenofobia, razzismo, sfruttamento, criminalizzazione del diverso: dai giovani che, in circumvesuviana, si identificano così facilmente con Hitler a politiche governative (in ultimo il Decreto Sicurezza) che eliminano diritti e tutele ai migranti, a chi scappa da guerra, fame, miseria, persecuzioni razziali e sessuali.
Grazie a Yasmine Yaya Accardo, Vanna D'Ambrosio, Daouda Niang e Pierre Dimitri Meka. Per aver accettato di discutere con noi.